Novembre 21, 2022|In Stufe
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Come funziona una stufa a pellet

La stufa a pellet è tra i sistemi di riscaldamento più efficienti ed ecologici, oltre a richiedere molta meno manutenzione della sua cugina a legna. Ma perché? Cosa la rende così performante? Cosa c’è effettivamente dentro?

Comprendere come funziona una stufa a pellet è il miglior modo di apprezzarne appieno le potenzialità e capire se essa sia effettivamente la scelta migliore per la propria casa.

Il concetto basilare è piuttosto ovvio – brucia il pellet, ottieni calore. E già qui c’è una parte importante della spiegazione: il pellet è un combustibile assai più performante del legno, dal momento che consente di controllare la combustione in modo più preciso e senza sprechi. La sua forma permette di trattarlo come un fluido e gestirne stoccaggio e movimentazione in modo automatico. La sua composizione minimizza i residui nei depositi e nei fumi di scarico. Queste caratteristiche influenzano in modo decisivo l’architettura interna della stufa, donandole compattezza e continuità operativa.

Fatta questa premessa generale, entriamo nel dettaglio delle varie componenti che permettono il funzionamento della stufa a pellet. Anzitutto, la stufa deve essere collegata a una presa di corrente e a uno sfiato esterno (solitamente una canna fumaria), e naturalmente rifornita di combustibile.

Il pellet va versato dall’alto nell’apposito sportello di alimentazione, da cui confluisce subito in un serbatoio normalmente situato nella parte posteriore della stufa. Sul fondo di questo si trova un meccanismo automatizzato che ne regola il rilascio all’interno della camera di combustione; a seconda del modello può trattarsi di un elementare scivolo a caduta o di una coclea. Il rilascio avviene in modo graduale, più o meno velocemente a seconda delle configurazioni impostate e della temperatura ambientale. Nella camera di combustione – visibile attraverso il vetro – i primi cilindri di pellet entrano in contatto con una resistenza elettrica incandescente. Questa surriscalda il composto legnoso al punto da farlo divampare in una fiamma, che sarà poi nutrita e mantenuta dai grani successivi.

Riscaldamento

Tre diverse ventole elettriche di potenza variabile operano in armonia per assicurare il corretto flusso dell’aria. La prima alimenta la camera di combustione dal basso, per assicurare alla fiamma un flusso di ossigeno costante e proporzionato. La seconda facilita la sollevazione dei fumi di scarico lungo la canna fumaria, permettendo di smaltire prontamente i residui della combustione. Infine, una terza ventola forza il transito dell’aria nei condotti che avvolgono il cuore della stufa. Quest’aria non entra mai direttamente in contatto con la fiamma o i fumi, ma assorbe il loro calore prima di re-immettersi nell’ambiente a una temperatura più alta e gradevole. Nel caso delle stufe canalizzate, ulteriori ventilatori servono a incanalare l’aria calda nei condotti destinati alle varie stanze della casa.

L’intero processo è regolato da una centralina elettronica che si assicura di armonizzare l’opera di ciascun componente. La stufa è infatti dotata di un termostato integrato e può essere regolata in modo da raggiungere e mantenere una determinata temperatura.

Se stai valutando l’acquisto di una stufa a pellet, ti raccomandiamo di contattare un professionista qualificato che sappia consigliarti con competenza. Noi ti possiamo aiutare.

Specifiche tecniche

1. Camera di combustione
2. Pellet
3. Pannello di controllo
4. Scarico fumi
5. Ventilatore
6. Accensione candeletta
7. Tubo scarico pellet
8. Uscita aria calda

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